Fattura Elettronica per forfettari: dal 1° luglio
La misura era attesa ormai da mesi e ora il conto alla rovescia sta per scadere: dal 1° luglio tutti i lavoratori in regime forfettario dovranno abbandonare la vecchia fattura cartacea tradizionale per adeguarsi a quella che è una pratica propria già di ogni altro tipo di azienda e di profilo fiscale.
Per tendere la mano a questo tipo di lavoratori, l’art.18 del Decreto Legge prevede altresì una sorta di interim, mettendo a disposizione un periodo luglio-settembre nel quale sarà possibile emettere la fattura elettronica entro il mese successivo, invece che entro 12 giorni come da scadenza a regime, rispetto al giorno di effettuazione dell’operazione (vendita di prodotto o erogazione di servizio). Un periodo al riparo da sanzioni, insomma, utile ad entrare nel meccanismo per far trovare pronto il proprio business a quanto previsto dalla nuova normativa.
Fattura Elettronica per tutti (o quasi)
Il Decreto Legge prevede l’introduzione della Fattura Elettronica tra i contribuenti in regime forfettario, ma con scadenze differenziate a tutela delle realtà minori: il 1° luglio si parte infatti con “i soggetti che nell’anno precedente abbiano conseguito ricavi ovvero percepito compensi, ragguagliati ad anno, superiori a euro 25.000”, mentre la data è fissata nel 1° gennaio 2024 “per i restanti soggetti”.
La logica applicata è semplice e pragmatica: alle realtà minori (soprattutto ditte individuali e piccoli professionisti) si vuol concedere più tempo per adeguarsi dal punto di vista tecnico ed in termini di competenze. Se l’obiettivo della Fattura Elettronica è quello di favorire l’emersione del sommerso e rendere più trasparente il rapporto con il Fisco, del resto, queste piccole realtà hanno un impatto estremamente limitato e stringere i tempi avrebbe significato mettere in difficoltà i cittadini meno informatizzati o meno propensi ad apprendere nel cambiamento.
Entro pochi mesi, insomma, qualsiasi Partita IVA opererà con medesime modalità, avendo tutti a che fare con il cosiddetto “sistema di interscambio” (SdI) di Agenzia delle Entrate.
Ma quanto costa tutto ciò? E di quali competenze informatiche si necessita? Niente paura: la soluzione è ben più a portata di mano di quanto non ci si immagini.
Niente paura
Passare alla Fattura Elettronica è estremamente semplice. Strumenti come quello messo a disposizione da Aruba, infatti, mettono insieme ingredienti fondamentali quali un prezzo imbattibile ed una facilità estrema di compilazione e gestione delle proprie fatture.
Non solo il prezzo è minimo (i primi 3 mesi al costo di 1 euro e poi solo 25 euro all’anno), dunque, ma il servizio è accompagnato altresì da guide, articoli e pillole video di grande importanza per comprendere tutto quel che concerne la fatturazione elettronica e l’applicazione di questo strumento nella propria singola realtà:
Uno strumento virtuoso in tutto e per tutto, insomma, che spaventa soltanto chi non lo conosce: grazie alla Fatturazione Elettronica di Aruba il passo sarà semplice e indolore, senza timore alcuno nei confronti di una realtà nuova.
C’è anche un elemento ulteriore da tenere in considerazione: tutti coloro i quali, pur non essendone obbligati, passano alla Fattura Elettronica possono beneficiare anche di una riduzione dei termini di decadenza per gli avvisi di accertamento da 5 a 4 anni. Ciò significa un rapporto migliore con il Fisco, senza il rischio di sorprese a distanza di tempo e tutto ciò semplicemente adottando uno strumento efficiente, facile, rapido e dal costo minimale.
Niente paura, insomma: i forfettari possono dimenticare la carta, la stampante, il toner, i faldoni degli archivi ed i file excel per l’archiviazione dei dati di fatturazione: si fa tutto con una semplice interfaccia online o addirittura con un’app sul proprio smartphone.
La fattura elettronica non è un salto nel buio, tutt’altro: è un salto dentro un futuro pieno di vantaggi e da compiere subito, a occhi chiusi, con un click.