Il progetto “Study in Sicily” entra nella sua fase operativa con un ciclo di incontri organizzati in Egitto, al Cairo, Alessandria e Luxor, dal 28 gennaio al 3 febbraio. Il progetto Study in Sicily è finanziato dalla Regione Siciliana, nello specifico dall’Asse III “Istruzione e formazione” della programmazione 2014-2020 del POR FSE Sicilia, con il supporto di INDIRE.
Per l’assessore all’Istruzione e alla formazione professionale della Regione Siciliana, Mimmo Turano , “Study in Sicily è un’opportunità per il sistema di istruzione e formazione siciliano e rafforza la cooperazione nel Mediterraneo. La Regione Siciliana con questo progetto ha portato l’offerta formativa del sistema di istruzione superiore nel bacino dell’euromediterraneo dando la possibilità agli studenti dell’isola di partecipare ad attività di mobilità extraeuropea grazie a borse di studio finanziate con risorse del FSE. Si tratta del primo esperimento regionale su scala europea che ha rafforzato i rapporti con i paesi che si affacciano verso il Nord Africa e il Medio Oriente. La Sicilia si colloca geograficamente in una posizione strategica ed è per questo che dobbiamo puntare, a diventare un hub del Mediterraneo per il mondo dell’Istruzione e della Formazione”.
La delegazione italiana in visita nel Paese egiziano è composta da rappresentanti della Regione Siciliana, dell’INDIRE, dell’USR Sicilia, delle Università, delle Accademie, dei Conservatori e degli ITS siciliani.
Nei giorni di permanenza in Egitto, sono in programma una serie di incontri bilaterali tra le istituzioni dei due paesi, tre fiere aperte agli studenti egiziani per far conoscere le opportunità di studio in Sicilia e tre concerti dell’orchestra Erasmus, nel corso dei quali suoneranno per lo più giovani dei conservatori siciliani ed egiziani.
“Dopo due anni di pandemia, iniziamo questo 2023 dando un ulteriore impulso al progetto Study in Sicily – dichiara Flaminio Galli, Direttore Generale di INDIRE -. Il lavoro che stiamo portando avanti, su input della Regione Siciliana e in sinergia con l’Istituto Italiano di Cultura al Cairo, punta a promuovere il sistema di istruzione siciliano in Egitto. L’obiettivo è creare delle occasioni di dialogo, di collaborazione e di sviluppo tra le Università e gli Istituti di Istruzione siciliani ed egiziani, offrendo nuove opportunità di mobilità per gli studenti dei due Paesi. I concerti dell’Orchestra daranno inoltre la possibilità a molte ragazze e ragazzi che frequentano i conservatori siciliani di esibirsi in un contesto internazionale. Per il futuro, stiamo lavorando per realizzare delle iniziative di visibilità importanti che coinvolgano tutto il settore AFAM”.
Per l’ambito istruzione superiore il progetto fino ad ora è stato finanziato con oltre 1 milione e 300mila euro. Le mobilità – ancora in fase di rendicontazione – sia in uscita che in entrata riguardano 550 studenti. I progetti accolti sono 16 – di cui 10 nel 2020 e 6 nel 2021 – e gli istituti di istruzione superiori coinvolti sono l’Università di Messina, l’Università di Palermo, l’Università di Catania, Unimed – Unione delle Università del Mediterraneo, il Conservatorio di Musica di Trapani, l’Accademia delle Belle Arti di Palermo, il Conservatorio Statale di Musica “A. Corelli” Messina, l’Università Degli Studi Enna Kore e la Fondazione ITS Nuove Tecnologie per il Made in Italy sistema alimentare “ Albatros” di Messina.
L’iniziativa punta dunque a incentivare e supportare la collaborazione delle scuole, degli ITS e degli Atenei siciliani in particolar modo con quelli di alcuni paesi del Mediterraneo (Tunisia, Marocco, Algeria, Giordania, Egitto), favorendo lo scambio di buone pratiche, la definizione di progettualità congiunte, lo sviluppo del networking tra i vari Istituti e il potenziamento dell’offerta formativa dell’isola.