Scuola

Istruzione 4+2, ammessi alla sperimentazione 171 istituti tecnici e professionali

Scritto da Joseph Zambito

Sono 171 gli istituti tecnici e professionali, per 193 corsi, che, al termine dell’istruttoria condotta dalla commissione tecnica del Ministero dell’Istruzione e del Merito sulle candidature pervenute, sono stati ammessi alla sperimentazione della nuova istruzione tecnica e professionale.

Valditara: “Risposta importante della scuola. Offriamo ai giovani una formazione di qualità e maggiori chance di lavoro”

Le scuole hanno presentato, alla luce del progetto nazionale, le loro candidature per la riduzione da 5 a 4 anni del percorso di studi, che consentirà l’accesso poi agli ITS (2 anni), in una filiera organica, ma anche all’università o direttamente al mondo del lavoro. Un percorso di studi svolto in base a un programma arricchito sul fronte del rafforzamento delle competenze di base e di quelle specialistiche, che vede in campo un maggior raccordo con il mondo dell’impresa, con la realtà territoriale e con gli stessi ITS che offriranno una formazione specialistica post diploma, parallela a quella universitaria. Rappresentate tutte le regioni.

“Dagli istituti è giunta una risposta importante, che dimostra la straordinaria capacità progettuale e voglia di innovazione della nostra scuola. A tutti i dirigenti e i docenti va il mio ringraziamento per lo straordinario sforzo profuso per elaborare i progetti in tempi che erano molto stretti. Ora potremo presentare questa nuova offerta alle famiglie per le iscrizioni al prossimo anno scolastico. Nel frattempo predisporremo le azioni di supporto alle scuole che partiranno con la sperimentazione”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

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“La nuova formazione tecnica e professionale, grazie all’alleanza tra scuola, territorio e impresa, garantirà ai nostri giovani una formazione di alto profilo e consentirà di ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, offrendo maggiori opportunità di impiego e rendendo più competitivo il sistema produttivo”, prosegue Valditara.

“Il percorso di 4 anni, sul modello di altri Paesi europei come Germania, Svezia, Svizzera e Austria, è stato pensato per garantire una solida preparazione nelle materie di base, andando a recuperare i gap registrati in italiano, matematica e inglese, e una maggiore preparazione in quelle specialistiche, utilizzando una grande flessibilità didattica. Ci saranno programmi nuovi, non una compressione di quelli pensati per il quinquennio. L’organico dei docenti dei 5 anni sarà impegnato sull’offerta formativa dei 4 anni senza nessuna riduzione, come abbiamo sempre assicurato, a garanzia della qualità della formazione. Ci sarà più spazio per l’alternanza scuola-lavoro, per essere rapidamente inseriti in settori altamente qualificati, e una forte internazionalizzazione. Si favorirà per la prima volta anche la ricerca. Il mondo cambia”, conclude Valditara, “e le istituzioni hanno il dovere di offrire ai giovani gli strumenti per esserne i protagonisti”.

Le iscrizioni online, come spiega anche la campagna di comunicazione che prende il via oggi sui canali social del MIM e che sarà trasmessa sulle reti RAI, da quest’anno si svolgeranno interamente sulla nuova piattaforma Unica (unica.istruzione.gov.it), lanciata a ottobre per offrire alle famiglie un unico punto di accesso ai servizi digitali legati al mondo della scuola. All’interno della piattaforma è disponibile la pagina unica.istruzione.gov.it/it/orientamento/iscrizioni con tutte le informazioni per iscriversi in tre semplici passi. A disposizione delle famiglie ci sono anche guide ai percorsi di istruzione, tutorial, statistiche utili (i percorsi di studio scelti, le competenze più richieste dal mondo del lavoro e i settori con maggiore offerta) e un servizio, “Scuola in Chiaro”, per esplorare la mappa di tutte le scuole.

Le domande di iscrizione online potranno essere inoltrate dalle ore 8:00 del 18 gennaio 2024 alle ore 20:00 del 10 febbraio 2024 utilizzando un’identità digitale: SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di identità elettronica), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature).

Sarà possibile presentare una sola richiesta di iscrizione online per ogni studente, ma potranno essere indicate fino ad altre due preferenze, nel caso in cui la scuola scelta non avesse disponibilità di posti per l’a.s. 2024/2025. La piattaforma consentirà di seguire in tempo reale, con un avviso attraverso posta elettronica e tramite l’app IO, le variazioni di stato della domanda e consentirà di seguirne il percorso.

Per il 2024/2025 sarà anche possibile iscriversi, sempre tramite Unica, ai percorsi sperimentali quadriennali della filiera tecnologico-professionale, secondo quanto previsto dal decreto ministeriale 240/2023, già a partire dal 18 gennaio.

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Joseph Zambito

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