contratti di produttività
Al 15 marzo 2024 sono 10.637 i contratti depositati e attivi presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: 734 in più nell’arco di un solo mese. Ne beneficiano 3.445.579 lavoratori (+400.885 in un solo mese), a cui è corrisposto un premio annuo medio pari a 1.490,46 euro. A darne evidenza è l’aggiornamento del report “deposito contratti”, ricavato dalla procedura per il deposito telematico che il Dicastero ha attivato a seguito del Decreto Interministeriale 25 marzo 2016, relativo alla detassazione dei premi di produttività.
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Una detassazione su cui il Governo aveva deciso di puntare per sostenere la produttività delle imprese – e la restituzione ai lavoratori di quota parte dell’incremento della produttività – fin dalla Legge di bilancio 2023 (articolo 1, comma 63, della Legge n. 197/2022), con la conferma della misura nella Manovra per l’anno in corso (articolo 1, comma 18, Legge n. 213/2023). L’aliquota per l’imposta sostitutiva, a partire dal 1° gennaio 2023, risulta così dimezzata rispetto al passato ed equivale al 5% degli importi corrisposti al singolo lavoratore beneficiario.
I 1.791 contratti depositati in queste prime settimane del 2024 confermano l’attrattività dello strumento, con febbraio che, singolarmente, ha fatto registrare 782 nuovi contratti e una variazione percentuale del 49,8% rispetto allo stesso mese dell’anno passato.
contratti di produttività
Nella comparazione dei dati 2024 sul 2023 si segnala che la crescita interessa i contratti aziendali (+19,7%) e soprattutto quelli territoriali, passati da 741 a 1.781 (+140,4%) tra il 15 marzo 2023 e la stessa data di quest’anno. Dei 10.637 contratti attivi, 8.479 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività, 6.591 di redditività, 5.343 di qualità, mentre 1.099 prevedono un piano di partecipazione e 6.382 prevedono misure di welfare aziendale.
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