Formez
Il Presidente Formez, Giovanni Anastasi, ha rilasciato un’intervista al quotidiano Italia Oggi. Nel corso del colloquio si è parlato di Intelligenza artificiale, del progetto Fast rivolto ai piccoli comuni, dei concorsi sulle elevate professionalità, del contest ‘PA OK!’, delle iniziative nel campo della formazione e delle strategie future dell’Istituto. Di seguito il testo dell’intervista.
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Presidente, i dati sul reclutamento aggiornati al 2024 mostrano una maggiore celerità delle procedure e un incremento del rapporto tra partecipanti e posti messi a bando, segno di una maggiore attrattività del posto pubblico. Nel 2024 le vostre proiezioni stimano che per ogni posto pubblico bandito ci siano 30 partecipanti rispetto ai 15 del 2021. Cos’è cambiato?
Innanzitutto, il tempo dei concorsi si è ridotto, e questo ha comportato automaticamente un incremento del numero dei partecipanti. Inoltre, ritengo che l’immagine delle pubbliche amministrazioni sia migliorata, grazie alle tante iniziative avviate dal Ministro Zangrillo. Rimane del lavoro da fare, soprattutto nel far conoscere queste realtà ai giovani.
Resta stabile invece la percentuale di posti non coperti, intorno al 13%. Posti non assegnati per mancanza di idonei rispetto ai posti messi a bando. Come se lo spiega questo dato?
Questo avviene quando domanda e offerta non si incontrano. Il concorso pubblico è spesso una barriera per i profili più ricercati, che trovano offerte di società private che si realizzano nello spazio di una settimana. Occorre essere più veloci e flessibili nell’intercettare quello che il mercato è in grado di offrire, soprattutto nella definizione di competenze e titoli richiesti. Osserviamo comunque che, dopo una percentuale stabile di mancata assegnazione negli ultimi tre anni, nei primi mesi del 2024 la situazione è nettamente migliorata, e di fatto, al momento, tende a 0.
Come sta andando il progetto Fast, promosso dalla Funzione pubblica e gestito dal Formez per accompagnare la transizione digitale dei piccoli comuni?
Il progetto Fast è un perfetto esempio di come l’Intelligenza artificiale può essere applicata concretamente nell’aiutare i comuni a rafforzare la loro capacità amministrativa. È una piattaforma a disposizione dei piccoli Comuni (circa 500 al momento), che spesso hanno forti carenze di personale, al fine di facilitarli nel lavoro quotidiano, per supportare le attività amministrative. Se ne prevede sia l’estensione ‘orizzontale’ ovvero verso nuovi Comuni, sia ‘verticale’, ovvero caratterizzata da nuove funzionalità.
A fine maggio avete dato il via, con il bando di concorso per il Ministero della Cultura (MiC), alle assunzioni nell’Area delle elevate professionalità, la cosiddetta “quarta area” individuata con l’ultimo CCNL Funzioni centrali per dipendenti altamente qualificati. La quarta area, istituita nello scorso biennio di contrattazione e nata “vuota”, inizia a riempirsi. Quanto questo passaggio potrà essere decisivo per il futuro? Ci saranno a breve altri concorsi?
Il concetto di elevata professionalità è fondamentale perché riconosce la possibilità di un posizionamento organizzativo adeguato anche se non si ha la propensione a divenire dirigente. Il dirigente deve essere fondamentalmente un gestore di persone, un decisore, in grado di valutare in tempi ridotti: rischi, benefici e opportunità. L’elevata professionalità si inserisce, parimenti, in un contesto di competenze strategico-innovative fondamentali per l’interpretazione del futuro. Formez sta sviluppando progetti importanti nell’ambito dell’analisi delle competenze che potranno supportare le Pubbliche Amministrazioni nello sviluppo di quest’area. Certamente prevedo nuovi concorsi.
Quali iniziative avete pianificato di mettere in campo sulla formazione?
Stiamo lavorando su più fronti, innanzitutto fornendo contenuti a Syllabus, il portale della Pubblica amministrazione, poi immaginando la formazione del futuro con l’IA come fattore comune e caratterizzante. L’avvento dell’IA ridurrà l’importanza del nozionismo per dare più spazio alla componente della leadership, a fronte della quale stiamo sviluppando materiale formativo indirizzato al dirigente del futuro. L’IA inoltre sarà strumento generativo di formazione, analisi dei contenuti, valutazione dei feedback, valorizzazione dei risultati. E l’intelligenza artificiale è già oggi oggetto di formazione: Formez ha reso disponibile un ciclo di webinar già in questo mese di giugno, aperto e indirizzato a tutti, il 13, 20 e 27.
Cosa vi aspettate dal Contest PA OK che avete lanciato per valorizzare e premiare i progetti più innovativi delle pubbliche amministrazioni? Per le candidature ci sarà tempo fino al 2 settembre. Qual è la risposta delle pa fino a questo momento?
Il lancio è avvenuto al recente ForumPA. Fra giugno e luglio abbiamo in programma eventi tematici a Napoli, Milano, Palermo e Cagliari. Ci aspettiamo un forte segnale di orgoglio, di partecipazione, di capacità innovativa. Ci sono molte iniziative locali e centrali importanti, iniziative di valore che possono essere capitalizzate a vantaggio di tutti. Insieme all’università Bocconi, nostro partner, vogliamo creare una rete e generare benefici per cittadini ed imprese. Le PA interessate possono partecipare accendendo al sito www.paok.formez.it
Il piano 2024-2026 dell’Agid traccia due direttrici lungo cui dovrà operare l’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione: miglioramento dei servizi e riduzione dei costi. Ma una recente indagine presentata durante ForumPA ha lanciato anche l’allarme sul possibile impatto negativo che potrebbe derivarne in termini occupazionali, con 218mila posti di lavoro a rischio. Qual è il suo punto di vista in merito?
L’analisi di ForumPA va interpretata. Fare semplicemente la fotografia ad oggi e dire che una parte dei lavori è facilmente sostituibile ha senso quasi esclusivamente per un titolo giornalistico. Nella PA dei prossimi anni ci sarà un profondo cambiamento e molti saranno i nativi digitali che entreranno a farne parte. L’IA è un’opportunità che, come tutte le cose, se non la sapremo cogliere nel modo opportuno, potrà peggiorare il nostro posizionamento, non dobbiamo fermarci a slogan e titoli, dobbiamo emanciparci con la formazione, con il coraggio e la creatività, noi di Formez questa partita la giocheremo.