I corsi di formazione per Assistente Infermiere in Sicilia non possono partire: la Regione deve ancora recepire l’Accordo Stato-Regioni e pubblicare le linee guida necessarie. Le associazioni degli enti di formazione sollecitano un intervento rapido.
Assistente Infermiere
La Sicilia resta in attesa dell’avvio dei corsi di formazione per la nuova figura professionale dell’ Assistente Infermiere , istituita a livello nazionale con l’Accordo Stato-Regioni del 3 ottobre 2024. Questa figura, pensata per supportare gli infermieri nelle strutture sanitarie e colmare la cronica carenza di personale, potrebbe migliorare l’efficienza del sistema sanitario regionale. Tuttavia, i corsi non possono ancora partire poiché la Regione Siciliana non ha ancora recepito la normativa né emanato le necessarie linee guida operative per l’autorizzazione degli enti formativi.
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Numerose associazioni degli enti di formazione della Sicilia, pronti ad avviare i percorsi formativi, hanno inviato una richiesta formale all’Assessorato alla Salute e al DASOE (Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico) per sollecitare la pubblicazione delle linee guida. Ad oggi, l’assenza di un quadro normativo chiaro impedisce l’organizzazione e l’accreditamento dei corsi , bloccando di fatto l’introduzione di una figura cruciale per il potenziamento delle strutture sanitarie siciliane.
Perché la figura dell’Assistente Infermiere è importante
L’ Assistente Infermiere è stato progettato per svolgere mansioni di supporto, consentendo agli infermieri di concentrarsi sulle attività più complesse. Questa figura potrebbe migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti e alleggerire il carico di lavoro del personale infermieristico, già messo a dura prova dalla carenza di risorse umane nelle strutture ospedaliere e nelle case di riposo.
In molte altre regioni italiane, i corsi sono già in fase di avvio o organizzazione, mentre in Sicilia, la situazione rimane in stallo, con enti di formazione pronti, ma bloccati dalla mancanza di direttive regionali .
Gli enti di formazione sollecitano la Regione Siciliana
Le associazioni di enti di formazione della regione si sono attivate per sollecitare le istituzioni, richiedendo un intervento tempestivo . Secondo loro, la pubblicazione immediata delle linee guida consentirà di attivare rapidamente i corsi e di rispondere alla crescente domanda di personale sanitario qualificato. Inoltre, molti Operatori Socio-Sanitari (OSS) , attualmente attivi nelle strutture sanitarie, vedono nella figura dell’Assistente Infermiere un’opportunità di crescita professionale e acquisizione di nuove competenze.
Nonostante la disponibilità degli enti e l’urgenza di queste nuove risorse per il sistema sanitario, ad oggi i corsi restano bloccati . Le associazioni chiedono non solo la pubblicazione delle linee guida, ma anche un processo di accreditamento rapido e snello per evitare ulteriori ritardi. La speranza è che, una volta pubblicata le direttive regionali, gli enti di formazione possano iniziare i corsi e formare i primi Assistenti Infermieri in tempi brevi.
L’urgenza di un intervento
La carenza del personale sanitario è una delle principali sfide del sistema sanitario siciliano, e la figura dell’Assistente Infermiere rappresenta una soluzione concreta per potenziare l’assistenza ai pazienti. La formazione di questi nuovi professionisti potrebbe portare notevoli benefici, non solo nelle strutture ospedaliere, ma anche in altre realtà assistenziali, come le RSA e le case di riposo.
Le associazioni di enti formativi sottolineano l’importanza di accelerare l’iter normativo per evitare che la Sicilia resti indietro rispetto ad altre regioni italiane, compromettendo così la possibilità di formare in tempi rapidi un numero adeguato di Assistenti Infermieri.
In conclusione, la pubblicazione delle linee guida per i corsi di Assistente Infermiere è un passaggio fondamentale per migliorare la qualità e l’efficienza del sistema sanitario siciliano. Le associazioni degli enti formativi restano fiduciose in un intervento rapido e si rendono disponibili a collaborare con le istituzioni per garantire l’avvio dei percorsi formativi e offrire un contributo concreto alla sanità della regione.