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INPS: Prestazione Universale per gli ultraottantenni non autosufficienti – Tutto quello che c’è da sapere

Scritto da Joseph Zambito

Dal 2 gennaio 2025, una nuova misura sperimentale introdotta dall’INPS

L’INPS ha annunciato l’introduzione della Prestazione Universale per anziani ultraottantenni non autosufficienti, una misura sperimentale prevista dall’articolo 34 del Decreto Legislativo n. 29/2024. Questa iniziativa, valida dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, mira a fornire supporto economico e assistenziale a una fascia particolarmente vulnerabile della popolazione.

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Chi può richiedere la Prestazione Universale?

La Prestazione Universale è rivolta agli anziani che soddisfano i seguenti requisiti:

  • Età: devono aver compiuto almeno 80 anni.
  • Bisogno assistenziale gravissimo: determinato dalla Commissione medico-legale dell’INPS, secondo le indicazioni della Commissione Tecnico-Scientifica nominata il 16 ottobre 2024 e approvate con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 19 dicembre 2024.
  • ISEE: il valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) per le prestazioni agevolate sociosanitarie non deve superare i 6.000 euro.
  • Indennità di accompagnamento: devono essere già titolari di questa indennità, che non deve essere sospesa.

In cosa consiste la Prestazione Universale?

La misura è composta da due principali elementi:

  1. Quota fissa monetaria:
    • Importo equivalente all’indennità di accompagnamento già prevista dalla legge n. 18/1980.
  2. Quota integrativa (“assegno di assistenza”):
    • Un importo aggiuntivo di 850 euro mensili.
    • Questa quota è destinata a coprire i costi del lavoro di cura e assistenza, che possono essere:
      • Prestazioni di lavoratori domestici regolarmente assunti con mansioni di assistenza alla persona.
      • Servizi offerti da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale.

La prestazione è subordinata al rispetto delle specifiche previste dalla programmazione integrata a livello regionale e locale.

Come fare domanda?

La richiesta per la Prestazione Universale può essere presentata telematicamente all’INPS a partire dal 2 gennaio 2025. Ecco i passaggi:

  1. Accedere al portale dell’INPS (www.inps.it).
  2. Seguire il percorso: “Sostegni, Sussidi e Indennità > Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità > Vedi tutti > Decreto Anziani – Prestazione Universale”.
  3. Utilizzare la propria identità digitale (SPID, CIE, CNS) o rivolgersi agli istituti di patronato abilitati ai sensi della legge n. 152/2001.

Monitoraggio e sostenibilità della misura

L’INPS si occuperà del monitoraggio delle risorse finanziarie stanziate per la Prestazione Universale. In caso di uno scostamento significativo tra il numero di domande presentate e le risorse disponibili, l’Istituto potrà rideterminare l’importo della quota integrativa per garantire la sostenibilità del sistema.

Perché questa misura è importante?

La Prestazione Universale rappresenta un importante passo avanti per il sostegno agli anziani non autosufficienti, garantendo un’assistenza mirata e modulata secondo i bisogni reali. La quota integrativa da 850 euro mensili può fare la differenza, consentendo alle famiglie di accedere a servizi qualificati o di regolarizzare il lavoro di cura domestico.

Prestazione Universale

La Prestazione Universale per anziani ultraottantenni non autosufficienti è una misura innovativa e attesa, che integra e sostituisce alcune forme di assistenza già esistenti. Per ulteriori dettagli, l’INPS ha reso disponibile il Messaggio n. 4490 del 30 dicembre 2024, consultabile sul sito ufficiale.

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Joseph Zambito

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