Scuola

Percorsi abilitanti da 60, 30 e 36 CFU, secondo ciclo: ecco il decreto del MUR con integrazione dei posti più la tabella titoli

Scritto da Joseph Zambito

Percorsi abilitanti

Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha emanato il Decreto Ministeriale n. 270 del 19 marzo 2025, un provvedimento di grande rilevanza per il sistema di formazione iniziale degli insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Questo decreto disciplina i criteri di selezione, l’accreditamento dei percorsi formativi e l’autorizzazione dei posti per l’Anno Accademico 2024/2025. Di particolare importanza è l’Allegato A, che stabilisce la ripartizione dei posti a livello regionale e per classi di concorso.

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Obiettivi del Decreto

Il decreto si inserisce nell’ambito della riforma del sistema di formazione iniziale e accesso ai ruoli di docente avviata con il Decreto Legislativo n. 59 del 13 aprile 2017 e ulteriormente sviluppata dal DPCM del 4 agosto 2023. Il provvedimento risponde agli obiettivi della Missione 4 del PNRR, con particolare riferimento alla Riforma 2.1 relativa al reclutamento dei docenti, garantendo una selezione più efficace e un numero di insegnanti abilitati adeguato alle esigenze del sistema scolastico nazionale.

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1. Offerta Formativa e Struttura dei Percorsi

Il decreto stabilisce che i percorsi universitari e accademici di formazione iniziale saranno articolati come segue:

  • Percorso di formazione iniziale da 60 CFU, per conseguire l’abilitazione all’insegnamento (art. 2, comma 1, lett. a).
  • Percorso integrativo da 30 CFU, per coloro che hanno già conseguito una prima abilitazione e necessitano di una formazione aggiuntiva.

Un aspetto innovativo introdotto per l’A.A. 2024/2025 è la possibilità di svolgere fino al 50% delle attività formative con modalità telematiche, con l’esclusione delle attività di tirocinio e laboratorio.

2. Modalità di Ammissione e Selezione

L’accesso ai percorsi formativi sarà regolato secondo un sistema di selezione basato su criteri di merito e sulla disponibilità di posti accreditati. Se le domande eccederanno i posti disponibili, verranno applicati i criteri definiti nell’Allegato B del decreto.

Particolare attenzione è riservata ai docenti tecnico-pratici (ITP), per i quali sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2025 i requisiti di accesso semplificati al concorso per l’insegnamento.

3. Ripartizione dei Posti e Fabbisogno Regionale

L’Allegato A del decreto dettaglia la ripartizione dei posti disponibili a livello regionale e per classe di concorso. I criteri seguiti per l’assegnazione dei posti sono:

  • Un incremento del 30% rispetto al fabbisogno espresso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), al fine di garantire una copertura equilibrata delle classi di concorso e la selettività dei concorsi.
  • Un minimo di 10 posti garantiti per ogni classe di concorso nelle regioni in cui l’offerta formativa non copre interamente il fabbisogno.
  • L’assegnazione dei posti ai Centri Universitari e AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale) sulla base del rapporto tra l’offerta formativa delle singole istituzioni e il fabbisogno aumentato.

Le Università e gli Istituti AFAM saranno quindi chiamati a ripartire i posti tra le diverse classi di concorso, garantendo il soddisfacimento delle esigenze territoriali e la sostenibilità del sistema formativo.

4. Accreditamento delle Istituzioni Formative

Il decreto conferma i criteri di accreditamento già definiti per l’A.A. 2023/2024, ribadendo che solo le Università e le Istituzioni AFAM accreditate potranno attivare i percorsi di formazione iniziale. Le istituzioni dovranno inoltre garantire una qualità didattica elevata e il rispetto dei requisiti stabiliti dal Ministero.

Prospettive Future

Il DM 270/2025 rappresenta un passo fondamentale nella riforma del reclutamento degli insegnanti, introducendo maggiore selettività e una programmazione più razionale dell’offerta formativa. L’obiettivo principale è garantire un numero di docenti adeguato ai fabbisogni territoriali, migliorando al contempo la qualità della preparazione iniziale.

Tuttavia, restano aperte alcune questioni, tra cui:

  • La sostenibilità dell’incremento del 30% dei posti autorizzati e l’effettiva copertura delle classi di concorso più critiche.
  • La gestione dell’elevato numero di domande di accesso ai percorsi di formazione, che potrebbe richiedere ulteriori criteri selettivi.
  • L’impatto della modalità telematica sulla qualità della formazione iniziale e sulla preparazione pratica degli aspiranti docenti.

Il decreto

Il decreto costituisce un importante strumento di regolazione dell’accesso alla professione docente, contribuendo a una maggiore professionalizzazione del settore e alla stabilizzazione del corpo insegnante nelle scuole secondarie italiane.

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Joseph Zambito

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