Con l’ approvazione della Legge di Bilancio per il 202 viene disposta l’importante proroga fino al 31 dicembre 202 del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle zone assistite ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo). La misura, attiva già da alcuni anni, si è rivelata davvero un’agevolazione importante e concreta per le imprese del mezzogiorno che hanno voluto e vorranno investire in beni strumentali.
La proroga è stata disposta nei commi 171 e 172 della legge 178/2020 (legge di Bilancio 2021).
In sintesi il credito di imposta spetta alle imprese che realizzano investimenti di ammontare minimo superiore a 10.000 euro, facenti parte di un progetto di investimento iniziale relativi all’acquisto, anche tramite leasing, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive nuove o già esistenti.
I soggetti destinatari dell’agevolazione sono le imprese che acquisiscono beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite:
– delle regioni Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata e Sardegna: si tratta delle regioni meno sviluppate, che ricomprendono quelle in cui il Pil procapite è inferiore al 75% della media UE;
– delle regioni Abruzzo e Molise, vale a dire quelle c.d. in transizione, in cui il Pil pro-capite è ricompreso tra il 75% ed il 90% della media UE.
La misura ha l’obiettivo di sostenere l’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie, destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio. Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, pari a 1,5 milioni di euro per le piccole imprese, a 5 milioni di euro per le medie imprese e a 15 milioni di euro per le grandi imprese.
L’agevolazione prevede un credito d’imposta nella misura massima del 45% per le piccole imprese, del 35% per le medie imprese e del 25% per le grandi imprese per Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata e Sardegna ; è ridotto invece al 30% per le piccole imprese, al 20% per le medie imprese e al 10% per le grandi imprese per le aree delle due regioni ammesse in deroga.
Per fruire del credito d’imposta, i soggetti interessati devono presentare all’Agenzia delle entrate un’apposita comunicazione nella quale devono essere indicati i dati degli investimenti agevolabili e del credito d’imposta del quale è richiesta l’autorizzazione alla fruizione.
L’agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo. L’agevolazione, inoltre, non si applica alle imprese in difficoltà e ai professionisti e alle aziende agricole che determinano il proprio reddito con il sistema fondiario.
fonte: https://incentivisicilia.it/agevolazioni-e-tasse/prorogato-fino-al-2022-il-credito-imposta-mezzogiorno-credito-di-imposta-fino-al-45-per-gli-investimenti-realizzati-al-sud/