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ADI – Assegno di Inclusione: Le Novità Introdotte con la Legge di Bilancio

Scritto da Joseph Zambito

Assegno di Inclusione (ADI)

L’ Assegno di Inclusione (ADI) rappresenta una delle misure cardine delle politiche sociali italiane, concepita per sostenere le famiglie in condizioni di difficoltà economica. Con l’approvazione della nuova Legge di Bilancio , questa misura ha subito modifiche significative, mirate a rafforzarne l’efficacia ea garantire un maggiore impatto sociale.

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In questo articolo, esaminiamo nel dettaglio le novità introdotte, il pubblico interessato e le implicazioni pratiche per i beneficiari.

Cos’è l’Assegno di Inclusione?

L’Assegno di Inclusione è una misura di sostegno economico e sociale rivolta alle famiglie in stato di povertà o con redditi al di sotto della soglia di sussistenza. Introdotto per sostituire il Reddito di Cittadinanza, l’ADI si propone di offrire un aiuto più mirato, accompagnato da percorsi di inclusione lavorativa e sociale.

Le Novità Introdotte con la Legge di Bilancio

La Legge di Bilancio ha apportato alcune modifiche chiave al funzionamento e ai criteri di accesso dell’ADI. Di seguito, i punti principali:

1. Incremento dell’Importo Massimo

L’ADI vede un aumento dell’importo massimo erogabile per le famiglie numerose o con componenti non autosufficienti. Il tetto massimo mensile passa da 500€ a 600€ , con una maggiorazione per nuclei familiari con minori o disabili.

2. Durata del Beneficio

La durata dell’ADI è stata estesa da 12 mesi a 18 mesi , con possibilità di rinnovo dopo un periodo di sospensione di 1 mese. Questa modifica mira a garantire maggiore stabilità economica per le famiglie beneficiarie.

3. Semplificazione delle Procedure

Per ridurre i tempi di attesa e facilitare l’accesso alla misura:

  • È stato introdotto un portale online dedicato, dove i cittadini possono inviare le domande e monitorare lo stato della pratica.
  • Sono stati ampliati i punti di accesso fisico, includendo Centri per l’Impiego , CAF e uffici postali.

4. Nuovi requisiti di accesso

I requisiti di accesso sono stati ridefiniti:

  • Il limite massimo di reddito ISEE per accedere all’ADI è ora di 9.360€ annui .
  • I nuclei familiari con componenti in età lavorativa devono dimostrare l’attivazione in percorsi di politiche attive per il lavoro .

5. Rafforzamento delle Politiche Attive

Una delle principali novità riguarda il collegamento tra l’ADI e le politiche attive per il lavoro :

  • I beneficiari in età lavorativa sono obbligati a sottoscrivere un Patto di Inclusione , che prevede l’iscrizione a corsi di formazione o l’attivazione in tirocini formativi.
  • È previsto un meccanismo di incentivi per le imprese che assumono beneficiari dell’ADI, con sgravi contributivi fino a 8.000€ annui.

6. Monitoraggio e Controlli

Per evitare abusi, sono stati rafforzati i controlli sui requisiti di accesso e sull’effettivo rispetto del Patto di Inclusione. Gli enti preposti avranno accesso incrociato ai dati fiscali, previdenziali e anagrafici dei richiedenti.

Chi può accedere all’Assegno di Inclusione?

Le novità introdotte ampliano il pubblico potenziale dell’ADI. Possono accedere al beneficio:

  • Famiglie con un ISEE inferiore a 9.360€.
  • Nuclei familiari con almeno un minorenne, un over 60 o una persona con disabilità.
  • Persone senza lavoro in età compresa tra i 18 ei 59 anni, che si impegnano in percorsi di inclusione lavorativa.

Come Fare Domanda?

La procedura per richiedere l’Assegno di Inclusione è stata semplificata:

  1. Accesso al Portale Online: La domanda può essere presentata tramite il sito dell’INPS o attraverso un portale dedicato.
  2. Documentazione Necessaria: È richiesto un ISEE aggiornato e un’autodichiarazione sui redditi e sul patrimonio.
  3. Supporto ai Beneficiari: CAF e patronati sono a disposizione per assistere i cittadini nella compilazione della domanda.

ADI

L’Assegno di Inclusione si configura come una misura cruciale per contrastare la povertà e promuovere l’inclusione sociale e lavorativa. Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio non solo aumentano l’importo del beneficio, ma migliorano l’integrazione con le politiche attive per il lavoro, offrendo un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà.

Per rimanere aggiornati sulle novità e i dettagli dell’ADI, si consiglia di consultare regolarmente il sito ufficiale dell’INPS e di contattare i centri autorizzati per eventuali chiarimenti.

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Joseph Zambito

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